Tematica Pesci

Sardina pilchardus Walbaum, 1792

Sardina pilchardus Walbaum, 1792

foto 921
Foto: Citron
(Da: it.wikipedia.org)

Phylum: Chordata Haeckel, 1874

Subphylum: Vertebrata Lamarck J-B., 1801

Classe: Actinopterygii Klein, 1885

Ordine: Clupeiformes Bleeker, 1959

Famiglia: Clupeidae Cuvier, 1817

Genere: Sardina Antipa, 1904


itItaliano: Sardina

enEnglish: European pilchard

deDeutsch: Europäische Sardine, Sardine

spEspañol: Sardina europea, Sardina común

Descrizione

La sardina ha il corpo ovale con squame ventrali appuntite che però (al contrario dello spratto) non formano una vera e propria carena, la bocca è rivolta verso l'alto e l'occhio è grande. Tutto il corpo, ad eccezione della testa, è ricoperto di grosse squame molto caduche. Le pinne ventrali sono inserite molto indietro, ben oltre la pinna dorsale, le pinne pettorali sono inserite in basso. Ha i fianchi e il ventre bianco argentei, mentre il dorso è verde-azzurro con riflessi iridescenti, sul fianco, a partire dall'opercolo branchiale, e fino ad oltre la pinna dorsale, si allineano una fila di macchie scure, poco visibili in vivo. Raggiunge la lunghezza di 20-25 cm. Alimentazione esclusivamente basata sul plancton che entra nella bocca e viene separato dall'acqua grazie al filtro branchiale. La riproduzione avviene da settembre a maggio, in acque libere. La femmina emette circa 50.000 uova. Vive in banchi molto fitti e disciplinati, composti da centinaia o migliaia di individui. Per le sue qualità viene consigliata dai nutrizionisti nella dieta mediterranea e dai cardiologi nella prevenzione delle cardiopatie specie nelle persone affette da ipercolesterolemia, in quanto particolarmente ricca di acidi grassi essenziali omega 3. È molto usata a Palermo e nel resto della Sicilia per preparare la famosa ricetta della pasta con le sarde alla palermitana oppure la sarda a beccafico alla catanese. In Veneto è usata per la ricetta delle sarde in saor, piatto tipico veneziano; in provincia di Treviso vi è la sagra la festa dea sardea.

Diffusione

Si rinviene nell'Oceano Atlantico orientale tra l'Islanda (rarissima) ed il Senegal. È comune nel mar Mediterraneo (soprattutto la parte occidentale e l'Adriatico) e nel mar Nero. È una specie pelagica e si può trovare tanto lontano dalle coste quanto in pochi centimetri d'acqua (soprattutto durante la buona stagione).

Sinonimi

= Clupea pilchardus Bloch, 1795 = Clupea pilchardus Walbaum, 1792

Bibliografia

–Tous, P.; Sidibé, A.; Mbye, E.; de Morais, L.; Camara, Y.H.; Adeofe, T.A.; Munroe, T.; Camara, K.; Cissoko, K.; Djiman, R.; Sagna, A.; Sylla, M. (2015). "Sardina pilchardus". IUCN Red List of Threatened Species. 2015. en.
–Froese, Rainer; Pauly, Daniel (eds.) (2006). "Sardina pilchardus" in FishBase.
–"European pilchard (Sardina pilchardus)". Fishes of the NE Atlantic and the Mediterranean. Marine Species Identification Portal.
–"Codex standard for canned sardines and sardine-type products codex stan 94 –1981 REV. 1–1995" (PDF). Codex Alimentarius. FAO/WHO Codex Alimentarius Commission. pp. 1-7. Archived (PDF) from the original on 25 March 2007.
–"Sardina pilchardus (Walbaum, 1792)". Species Fact Sheet. FAO.
–Gibson, R.N.; Atkinson, R.J.A.; Gordon, J.D.M. (2016). Oceanography and Marine Biology: An Annual Review. CRC Press. pp. 209-226.
–"FAQs". Seafish.
–Stummer, Robin (17 August 2003). "Who are you calling pilchard? It's 'Cornish sardine' to you..." The Independent.


01125 Data: 01/01/2002
Emissione: Ittiofauna
Stato: Congo (Kinshasa)
01548 Data: 05/06/2014
Emissione: Ittiofauna
Stato: United Kingdom

01594 Data: 25/12/2006
Emissione: Fauna marina
Stato: Morocco